Motoclub AMX

MAURIZIO GERINI TRIONFA AL TRANSANATOLIA RALLY 2019 FRANCESCA GASPERI PRIMA DELLA CLASSIFICA FEMMINILE E 17. ASSOLUTA

L’aveva detto prima di partire. “A me basterebbe solo migliorare di una posizione rispetto alla classifica del 2018”. E Maurizio Gerini, secondo assoluto lo scorso anno, in Turchia, ha mantenuto la sua promessa. Oggi ha vinto la sua sedicesima speciale su diciassette complessive portandosi a oltre un’ora dal suo più diretto inseguitore, Marco Borsi. Gerini ha vinto con la sua Husqvarna 450 portando i colori AMX sul gradino più alto del podio, per la prima volta nella sua carriera, in un rally raid di portata internazionale. Una bella soddisfazione per il pilota di Chiusanico che ha commesso qualche errore in questi giorni, ma che ha, in realtà, mantenuto sempre alta la concentrazione divertendosi ad aprire praticamente ogni giorno la pista, specializzandosi sempre più in quella navigazione che davvero ora rappresenta il suo futuro. “Oggi abbiamo affrontato solo la prima speciale per la decisione dell’organizzazione di annullare la seconda ed è stato un bene perché percorrendola solo in trasferimento ci siamo resi conto che era diventata, a causa delle piogge dei giorni scorsi, davvero pericolosa. Sono andato forte anche oggi stando però attento e senza rischiare perché volevo solo portare la moto in parco chiuso e terminare questa gara che per me è stata bellissima. Un’esperienza importante e un ottimo allenamento in previsione dei miei prossimi impegni sportivi, soprattutto perché aprire la pista tutti i giorni è stato bello e a livello personale ho messo da parte qualcosina in più”. Un po’ di esperienza in più per Gerini che festeggerà stasera sul podio di Sanliurfa, a pochi passi da Gobekli Tepè, questa città incredibile, scoperta pochi anni fa e già definita a livello mondiale la culla della civiltà. Francesca Gasperi è raggiante per la sua gara. Non solo è arrivata al traguardo, sua prima ambizione, ma ha anche vinto la categoria femminile e chiuso in 17. posizione assoluta. “Sono davvero molto molto contenta. Felice di essere arrivata in fondo e devo ammettere di essermi divertita moltissimo. Stamattina sono partita con un po’ di tensione, forse più che negli altri giorni, ero emozionata, lo ammetto. Ho gestito il gas, rallentando, e pensando solo ad arrivare, ma negli ultimi chilometri sinceramente mi sono lasciata andare e ho spalancato il gas”. Esperienza bellissima per la pilota veronese che in sella ad una Husqvarna 350 con i colori AMX regala una seconda vittoria al team reggiano, con la conquista della classifica femminile.   International Press Manager – Elisabetta Caracciolo Seguite in nostri rider su Instagram: Maurizio Gerini n° 42 @mariziogerini42 Francesca Gasperi n° 35 @gasperifrancesca  

TRANSANATOLIA RALLY 2019 – 7. TAPPA

MAURIZIO GERINI VINCE IL TRANSANATOLIA RALLY 2019 TRE ITALIANI AI PRIMI TRE POSTI Sanliurfa – Lo scorso anno era stata Efeso, con i suoi capitelli e le sue colonne a toccare il cuore e gli occhi dei piloti, con la splendida cornice della biblioteca di Celso a suggellare l’ottava edizione. Quest’anno la Transanatolia Sport Organization ha superato se stessa portando tutti a Gobekli Tepé, lì dove tutto cominciò. Una volta si pensava che fossero le piramidi in Egitto la più antica testimonianza della vita umana, sulla terra, o ancora Stonehenge, ma poi arrivo Gobekli Tepé con le sue sculture, la sua stele dell’avvoltoio e la più antica scultura umana a grandezza naturale, che risale a 9500 anni fa, a provare che gli umani vivevano già in una realtà di aggregazione e comunità diecimila anni prima di Cristo. L’emozione travolge non solo gli appassionati di storia, ma chiunque si trovi a passare da qui. E il Transanatolia Rally non fa eccezione: piloti, meccanici, team manager, amici e accompagnatori si fermano a contemplare queste meraviglie, come successo un paio di giorni fa di fronte alla tomba di Antioco, sul Monte Nemrut. Questo è il Transanatolia Rally. Questa è la Turchia. E l’obiettivo che ha portato Orhan Celen a creare questa competizione insieme a Burak Buyukpinar e Gokhan Basiplikci nove anni fa anche questa volta è stato centrato in pieno: visitare la Turchia, e i suoi posti più belli e sconosciuti, con un cronometro alla mano, con moto, auto e camion, oltre a quad e SSV e un casco in testa. Una vittoria, la loro, sugellata dalle bocche aperte e le espressioni estatiche di questi visitatori, forse un po’ anomali, con stivaloni ai piedi o tute ignifughe addosso, che oggi hanno affollato le rovine di Gobekli Tepé e il museo archeologico di Şanlıurfa. Maurizio Gerini ha vinto per la prima volta il rally e si tratta anche della sua prima vittoria in un rally raid internazionale. Nel 2018 ci era arrivato vicino chiudendo secondo, ma questa volta fin dal momento della partenza dalla sua Chiusanico (Imperia), aveva in mente un solo obiettivo: portare la sua Husqvarna 450 della AMX sul gradino più alto del podio. E c’è riuscito vincendo 16 speciali su 17, in un assolo che ha ucciso giorno dopo giorno la gara della categoria moto. Gerini vince con un vantaggio di poco più di un’ora su Marco Borsi (Husqvarna), secondo, da anni organizzatore di gare di enduro e rally raid fra Italia e Croazia, che ha voluto rimettersi in gioco quest’anno in un rally di portata internazionale, dimostrando, prima di tutto a se stesso, di essere ancora in grado di competere con piloti di oltre 20 anni più giovani di lui. Borsi si è portato in seconda posizione dopo la seconda tappa e da lì non ha più sbagliato, unico a vincere una speciale interrompendo la voglia di record di Maurizio Gerini. Terzo assoluto Nicola Quinto (Ktm) che nonostante una serie di sfortune, collezionate in questi giorni, è riuscito a tenere alta la concentrazione e a conservare la posizione, attaccata a più riprese dagli avversari. Ottimo quarto posto per il pilota inglese Richard Kaye che con una Ktm 450 RR e con il suo fisico possente ha saputo tener testa ai tanti sassi, le ripide discese e salite, gli sterrati scivolosi incappando ogni tanto in qualche errore di navigazione ma dimostrando di poter tenere il passo dei più veloci, satellitando sempre intorno alle prime sei posizioni assolute. Francesco Tarricone tornato in sella ad una moto, una Beta per la precisione, dopo la parentesi lo scorso anno su un SidebySide con l’amico Gianernesto Astori, chiude con una quinta posizione assoluta che, dopo la caduta di tre giorni fa, non sembrava più così scontata. Alla sua quinta partecipazione Tarricone si conferma un pilota competente e capace, che in più di qualche occasione si è visto affiancare in speciale da altri piloti in cerca di sostegno e soprattutto esperienza. Livio Metelli risale di una posizione proprio con l’ultima prova speciale e sorpassa il primo pilota turco, Said Yusuf Çakir (Ktm), piazzandosi sesto per 1’02” sul turco, settimo. A Metelli questa posizione va sicuramente stretta perché era uno di quei piloti che potevano senza dubbio combattere per il podio: purtroppo qualche errore di navigazione e un paio di cadute importanti lo hanno privato delle prime posizioni e lo hanno portato poi nelle ultime tappe a correre mirando al traguardo, senza velleità di classifica. L’ultima speciale si chiude a vantaggio anche di un altro italiano, Lorenzo Piolini, e anche questa volta ai danni di un altro pilota turco, Ejder Erist (Ktm): l’italiano lo soprassa portandosi in ottava posizione assoluta e staccandolo di soli 2’03”. E l’ultima speciale stabilisce anche il nome dell’ultimo pilota della top ten: il turco, Koray Ozkaplan su Ktm. Migliore degli olandesi una vecchia conoscenza del Transanatolia Rally, Thomas De Bois, 14° assoluto su Ktm mentre la classifica femminile assiste al trionfo di Francesca Gasperi, alla sua prima esperienza in un rally raid: 17. assoluta, vince su Serena Borsi, 21. al traguardo finale. La categoria Quad si è risolta con la vittoria di İsrafil Akyuz su Can Am Renegade, primo anche in quest’ultima speciale oggi, che si è imposto su Erkan Uzlas a sua volta su Can Am ma Outlander. I due erano molto vicini fino a tre giorni dalla fine ma Israfil ha aumentato il ritmo nelle ultime tappe incrementando il suo vantaggio fino al successo finale. Terza posizione per Kokut Cacar su Can Am Renegade.  

A UNA TAPPA DALLA FINE GERINI CONTINUA A DOMINARE AL TRANSANATOLIA RALLY 2019

Maurizio Gerini

Parola d’ordine? Nessuno spazio agli avversari. Anche oggi Maurizio Gerini sulla sua Husqvarna ha vinto tutte le prove speciali previste dal programma. La sesta tappa di questo Transanatolia Rally 2019 prevedeva un totale di 280 chilometri con due prove, appunto, la prima da 29 chilometri e la seconda da 85 ed entrambe portano la firma di Gerini. Il pilota AMX è partito fortissimo stamattina come spiega lui stesso al momento dell’arrivo a Mardin, in piena Mesopotamia, o meglio, quella che una volta, quando la studiavamo sui libri di storia, si chiamava Mesopotamia e che oggi invece è Anatolia Sud Orientale, in Turchia chiaramente. La frontiera con la Siria non è molto lontana da qui e per questo polizia e militari controllano ogni millimetro di questa zona. “La prima prova speciale era velocissima – spiega Gerini – al punto che per fare quasi trenta chilometri ci sono voluti solo 14 minuti” il che tradotto significa una media di quasi 120 km/h. “Nessuna difficoltà, né a livello di terreno né di navigazione. La seconda prova, invece, più lunga, è cominciata ugualmente veloce, ma poi si è fatta via via più complicata con diverse piste sinuose e qualche nota di navigazione a cui bisognava fare attenzione”. Veloce o navigata che fosse per Gerini comunque non faceva differenza visto che ha vinto la prima, appunto in 14’41” e la seconda in un tempo però che non è ancora stato reso noto perché ci sono stati dei problemi con i 15 minuti di neutralizzazione al rifornimento di benzina. Si sa che Gerini, ha vinto ma non ancora con quale tempo.   Francesca Gasperi continua la sua esperienza più che positiva in Turchia. Nella prima prova speciale di questa mattina Francesca con la sua Husqvarna ha chiuso in 17. posizione assoluta, con un tempo di 21’03” battendo vecchi marpioni dei rally raid come Francesco Tarricone e Giorgio Papa. La sua avversaria Serena Borsi ha chiuso 22. in 25′.31”.   International Press Manager – Elisabetta Caracciolo Seguite in nostri rider su Instagram: Maurizio Gerini n° 42 @mariziogerini42 Francesca Gasperi n° 35 @gasperifrancesca  

TRANSANATOLIA RALLY 2019 – 7. TAPPA

DOMANI ULTIMA TAPPA CON UN ARRIVO SPETTACOLARE A GOBEKLITEPE LA CITTÀ PIÙ ANTICA DEL MONDO Mardin – Erano da poco passate le due di pomeriggio quando i piloti hanno raggiunto Mardin, punto strategico della Mesopotamia in passato e oggi città dell’Anatolia sud orientale. Fa caldo, come ormai accade da due giorni, e il termometro supera tranquillamente i 40 gradi cosa che non infuisce però sulle prestazioni dei partecipanti. Al contrario stamattina si è corsa quella che probabilmente verrà ricordata come la speciale più veloce dell’intero Transanatolia Rally 2019. 29 chilometri in poco più di 14 minuti, il che tradotto significa una media oraria di 120 km/h. Non male per questa prima speciale di una sesta tappa che misurava un totale di 280 chilometri. Un lungo rettilineo sterrato e polveroso che ha portato i piloti a scatenare tutti i cavalli dei loro mezzi. Maurizio Gerini (Husqvarna) è stato, anche oggi, il più veloce e si è presentato al traguardo di questa ps da 29 chilometri con un totale di 14’20”, unico pilota moto ad essere andato sotto la soglia dei 15 minuti. Alle sue spalle il turco, Said Yusuf Çakir su Ktm che ha fermato i cronometri sui 15’41” battendo Nicola Quinto (Beta) – terzo nella classifica assoluta – per soli sette secondi. Quarto posto per l’inglese Richard Kaye (Ktm) e quinto per Marco Borsi (Husqvarna). La seconda speciale, la più lunga della giornata con i suoi 85 chilometri, era decisamente più impegnativa, veloce nella parte iniziale ma poi più sinuosa e navigata. Gerini ha vinto anche questa con un tempo di 1h.20’28” battendo Marco Borsi e Lorenzo Piolini (Ktm) che con la buona tappa di oggi risale al settimo posto assoluto alle spalle di Said Yusuf Çakir (Ktm) sesto a soli 59” da Francesco Tarricone, quarto. Yves Tartarin e Cedric Duplè (Steenbok) hanno finalmente centrato uno dei loro obiettivi oggi vincendo la loro prima tappa in questo Transanatolia Rally 2019: nella prima ps hanno letteralmente volato chiudendo con un 14’40” di soli 20” superiore al tempo di Gerini e si sono ripetuti nella seconda speciale con un tempo di 1h.21’58” staccando Tsanko Tsankov e Zornitsa Todorova (Can Am) di oltre cinque minuti. Sono comunque i bulgari i primi in classifica con i francesi secondi e Çağdaş Çaglar ed Ertuğrul Danisment terzi con il loro Can Am. La sfida per il podio della categoria auto resta accesissima: Mert Becce e Sertaç Tatar su Suzuki Vitara hanno vinto la seconda speciale oggi mentre la prima ha visto Tank Gokbay e Osman Metin su Land Rover agguantare il miglior tempo. Quando ormai siamo agli sgoccioli Becce occupa la prima posizione assoluta con poco più di 15′ di vantaggio su Batuhan Korkut e Ilayda Hanci Korkut su Mitsubishi L200 saldamente secondi. Potrebbe riservare qualche sorpresa invece il terzo posto perchè fra il Land Rover di Tank Gokbay e la Toyota di Burak Ahmet Çepni e Hüseyin Afsar ci sono solo 2’04”. Marino Mutti e Andrea Mazzoleni sono riusciti a ripartire stamattina per disputare questa sesta tappa e si sono difesi come possibile, finendo secondi, alle spalle di Giulio Verzeletti e davanti ad Antonio Cabini. In questo momento nella classifica assoluta fra i tre Unimog Mercedes comanda Cabini su Verzeletti e Mutti. Domani si chiude questa splendida edizione della gara turca con una tappa che passerà alla storia. Sì perché il gran finale è stato programmato a Gobeklitepé, la città dove tutto cominciò, il cosidetto punto zero della civiltà. Questa frase è lo slogan di “Göbeklitepe” perchè le sue tracce, evidenziate dai recenti scavi, portano indietro la datazione dei primi insediamenti umani fino al 10.400 avanti cristo. La tappa, l’ultima appunto del rally, conterà 286 chilometri e, notizia di questa sera, si correrà solo la prima prova speciale, da 55 km e mezzo. La seconda verrà affrontata in trasferimento su decisione dell’organizzazione per alcuni problemi inerenti lavori e piccole frane. L’ultimo trasferimento porterà la carovana del rally a Urfas e poi al Museo archeologico che aprirà appositamente per i piloti e di fronte al quale si svolgeranno le premiazioni di questa nona edizione del Transanatolia Rally.   International Press Manager – Elisabetta Caracciolo Seguite in nostri rider su Instagram: Maurizio Gerini n° 42 @mariziogerini42 Francesca Gasperi n° 35 @gasperifrancesca  

A DUE TAPPE DALLA FINE MAURIZIO GERINI SEMPRE SALDO AL COMANDO FRANCESCA GASPERI PRIMA NELLA CLASSIFICA FEMMINILE

Nemrut – L’impero di Kommagene accoglie la carovana del Transanatolia Rally 2019 a braccia aperte. 3000 avanti Cristo la datazione di questi monumenti che tolgono il fiato, con il tramonto che riflette la luce del sole sulla tomba di Antioco I che veglierà per tutta la notte sull’ultimo bivacco di questa gara che anche oggi ha vissuto una giornata impegnativa, composta di oltre 348 chilometri e ancora tre prove speciali. L’escursione termica oggi per i piloti è stata formidabile: partiti con 12 gradi stamattina dal bivacco di Se Yaylasi hanno poi affrontato la giornata più calda di questa settimana con il termometro che ha toccato i 41 gradi. Stasera, di nuovo con un bivacco in altitudine, a 1900 metri, hanno ritrovato una temperatura non superiore ai 15°. Di che abbattere anche i fisici più temprati, ma non certo i piloti AMX che senza cedimenti portano avanti la loro gara. Maurizio Gerini Maurizio Gerini ha conquistato la vittoria anche in questa quinta tappa, caratterizzata da una prima prova speciale di 92 chilometri più altre due da 37 e 32. Gerini le ha vinte tutte e tre, al punto che i piloti che stanno combattendo contro di lui stasera gli hanno chiesto, per favore, di lasciare almeno una vittoria anche a loro. Al momento Gerini ha vinto quasi tutte le prove speciali, 14 fino ad ora, lasciandone solo una a Marco Borsi, qualche giorno fa. “Le cose sono andate bene anche oggi – spiegava il pilota ligure al traguardo di questa quinta tappa – e anche se mantengo un ritmo elevato cerco sempre di non commettere errori. Aprire la pista ogni mattina non mi pesa, al contrario, mi aiuta a mantenere sempre alta la soglia di attenzione e soprattutto la concentrazione”. Maurizio Gerini con la sua Husqvarna 450 comanda la classifica generale con quasi un’ora di vantaggio, per la precisione 54’55” su Marco Borsi. Se Gerini è primo nella classifica assoluta, Francesca Gasperi con la sua Husqvarna continua a dominare la classifica femminile: la pilota AMX al suo primo impegno in un rally raid ogni giorno guadagna qualche piccolo minuto sulla sua avversaria, Serena Borsi che ora la insegue con 15’13” di ritardo. Francesca Gasperi “Commetto ancora qualche piccolo errore a volte nella navigazione, ma mi sento bene e sono contenta perché mi accorgo che ogni giorno di più miglioro la mia gara. Riesco a navigare bene e a mantenere un buon ritmo”.   International Press Manager – Elisabetta Caracciolo Seguite in nostri rider su Instagram: Maurizio Gerini n° 42 @mariziogerini42 Francesca Gasperi n° 35 @gasperifrancesca  

TRANSANATOLIA RALLY 2019 – 5. TAPPA

I PILOTI DIMENTICANO LA STANCHEZZA DI FRONTE AI COLOSSI DELLA TOMBA DI ANTIOCO SUL MONTE NEMRUT. DOMANI PENULTIMA TAPPA. Nemrut – Il tramonto in mezzo ai monumenti che sorvegliano da millenni la tomba di Antioco I lasciano senza fiato i piloti che stasera sono arrivati già sfiancati al traguardo della quinta tappa. Il Monte Nemrut con i suoi 1900 metri domina la valle regalando panorami ed emozioni che davvero riportano la mente al passato: 62 anni avanti cristo per la precisione. A tanto risalgono le figure erette in cima alla montagna a sorvegliare il sonno eterno di Antioco. E nonostante la stanchezza i piloti trovano la forza per percorrere una salita ripida di oltre 700 metri fino alla cima per assistere ad un tramonto che resterà per sempre stampato nella loro memoria. È questo il bello di un Transanatolia Rally 2019 che in cinque giorni ha tenuto in sella i piloti per oltre 14 ore – calcolando il tempo del leader della classifica moto – il che significa la metà delle ore al traguardo, per esempio, della Dakar 2019. La tappa di oggi, di 348 chilometri, ha richiesto ai piloti un tempo complessivo di 2h.58’45” che appartiene in particolare a Maurizio Gerini che ha vinto anche oggi tutte e tre le speciali attestandosi in prima posizione con un vantaggio che sfiora l’ora, per la precisione 54’55” su Marco Borsi che ha inseguito tutto il giorno conquistando il secondo posto nella prima ps, la più lunga della giornata e nella terza. Livio Metelli sfortunato nella prima tappa ha poi cercato di recuperare nelle altre speciali e ha chiuso terzo la seconda e la terza ps di questa quinta tappa. Said Yusuf ÇAKIR (Ktm) ha ottenuto un ottavo tempo nel primo tratto cronometrato, ma è poi andato via via migliorandosi chiudendo sesto nelle restanti due prove. Tsanko Tsankov e Zornitsa Todorova (Can Am) continuano a dominare la classifica SSV, ma il loro più diretto avversario, il francese Yves Tartarin (Steenbok) oggi è riuscito a portare a termine solo la prima prova speciale e ha poi sofferto per un problema meccanico che lo ha costretto a rientrare al bivacco di Nemrut via asfalto. Mert Becce e Sertaç Tatar su Suzuki Vitara incrementano il loro vantaggio oggi nella classifica generale anche se Batuhan Korkut e Ilayda Hanci Korkut su Mitsubishi L200 hanno vinto la prima e la terza prova speciale. Il distacco però, inflitto all’equipaggio della Suzuki Vitara, è sempre stato marginale e a Mert Becce è bastato vincere la seconda ps con un tempo strepitoso di 44’48” per staccare ancora di più gli avversari in classifica generale. Ora l’equipaggio turco conduce con 14’09” su Korkut ed è in assoluto il gap più importante dall’inizio della gara. Terzo posto per TankGokbay e Osman Metin su Land Rover che vedono ricompensata la loro caparbietà visto che in questi giorni non hanno mai smesso di attaccare. Giornata difficilissima per i due Unimog Mercedes ancora in bagarre: le tre prove speciali sono state spossanti per loro e le ultime due con i burroni sul ciglio della strada hanno impressionato un po’ gli equipaggi in più di qualche curva stretta. Antonio Cabini passa in testa su Giulio Verzeletti e la battaglia fra i due Unimog prosegue serrata. Domani sesta e penultima tappa: da Nemrut il rally si sposta ancora più verso sud est, destinazione Mardin che si trova nella regione sud-orientale dell’Anatolia e domina la pianura della Mesopotamia. L’arrivo di tappa si trova fra gli storici fiumi Tigri ed Eufrate e Mardin è una città con una storia profonda che abbraccia diverse civiltà e diverse credenze. Il Transanatolia Rally ricalcherà le tracce della Via della Seta con queste ultime tappe: domani i chilometri complessivi saranno 280 e le speciali si riducono a due. La prima misurerà 29 chilometri e mezzo e la seconda 85. International Press Manager – Elisabetta Caracciolo Seguite in nostri rider su Instagram: Maurizio Gerini n° 42 @mariziogerini42 Francesca Gasperi n° 35 @gasperifrancesca  

TRANSANATOLIA RALLY 2019 – 4. TAPPA

IL BIVACCO DI SE YAYLASI LASCIA IL TRANSANATOLIA FUORI DAL MONDO DELLA COMUNICAZIONE, IN UN VERO CONTATTO CON LA NATURA E LA QUIETE   Se Yaylasi Goreme – 1500 metri di altezza in mezzo ad una montagna con una strada che ieri pomeriggio ha messo a durissima prova tutti i mezzi assistenza, ancor più che quelli da gara. Il bivacco di Se Yaylasi scelto dalla Transanatolia Sport Organization per l’arrivo della quarta tappa del Transanatolia Rally 2019 è un paradiso incantato e incontaminato, e per rispettare la tranquillità della natura, ovviamente, nessun contatto con il mondo esterno è stato possibile per oltre 14 ore, dalle due di pomeriggio a questa mattina. Niente telefono, niente linea, ancor meno connessione. Tanto è vero che la direzione gara è stata allestita in un’altra località e per poter stilare classifiche e ordine di partenza si è dovuta attendere la tarda notte. Classifiche che non sono cambiate nella categoria moto nonostante qualche caduta importante ieri, per esempio per Francesco Tarricone (Beta), sbalzato da un sasso dalla sua moto e costretto poi a viaggiare insieme ad un altro pilota visto che aveva letteralmente distrutto la sua strumentazione. E la caduta anche di Nicola Quinto, in difficoltà anche lui con la sua Beta un po’ conciata male. Il più veloce è stato ancora una volta Maurizio Gerini (Husqvarna) che ha imposto alla gara un ritmo che nessuno riesce ad eguagliare. Lo ammette Marco Borsi (Husqvarna), sempre secondo assoluto al momento del via della quinta tappa: “Ho provato ad attaccare Gerini e nella prima prova speciale ci ero quasi riuscito. Quando siamo arrivati alla seconda speciale però, tracciata in montagna e molto più pesante per braccia e gambe i miei sessant’anni si sono fatti sentire e non sono riuscito a tenere il suo ritmo”. Ci ha provato anche Livio Metelli (Husqvarna) partito dall’ottava posizione ieri mattina per una brutta caduta nella terza tappa, e capace di recuperare posizioni, speciale dopo speciale. Al termine della quarta tappa la classifica generale vede sempre in testa Maurizio Gerini, con Marco Borsi secondo a 42’30”, Nicola Quinto terzo a più di 20 minuti e Livio Metelli in risalita, quarto con 32′ di distacco dal terzo. Richard Kaye (Ktm) resta saldo al quinto posto davanti a Francesco Tarricone e Said Yusuf ÇAKIR (Ktm) settimo con Ejder ERİŞTİ (Ktm) ottavo e Lorenzo Piolini (Ktm), nono assoluto. Giornata difficile per i SidebySide caratterizzata da due forature per Tsanko Tsankov e Zornitsa Todorova (Can Am) costretti a chiedere una ruota di scorta ad un altro concorrente per arrivare a fine gara senza incertezze, mentre Yves Tartarin e Cedric Duple (Steenbok) hanno sofferto di problemi di pescaggio della benzina al loro Steenbok: in classifica assoluta i bulgari conducono con 2h.20′ “il mio obiettivo ora – dice Yves Tartarin, per la prima volta al Transanatolia Rally – è continuare i test del nostro mezzo cercando magari di vincere qualche prova speciale”. Non c’è pace per la categoria auto dove la Suzuki Vitara di Mert Becce e Sertaç Tatar resta in testa, ma subisce per tutta la 4. tappa gli attacchi del Mitsubishi L200 di Batuhan Korkut e Ilayda Hanci Korkut che resta secondo in classifica assoluta con un ritardo di 4’06” con la Toyota Prado di Burak Ahmet Cepni e Huseyin Afsar che sale in terza posizione mentre il Mitsubishi Pajero di Benan Engin e Uğur Tepe scivola fino alla quinta posizione in una giornata caratterizzata dalle uscite di strada e le forature. Oggi quinta tappa, già partita dal bivacco di Se Yaylasi alle 8,15 – 7,15 ora italiana – direzione Monte Nemrut in uno dei luoghi storici più belli e famosi della Turchia. Il bivacco sarà posizionato accanto alla tomba di Antioco I, a 1900 metri di altezza. La tappa, lunga 349 chilometri e mezzo prevede di nuovo 3 prove speciali, la prima da 92 chilometri e mezzo, la seconda da quasi 37 e la terza da 32.   International Press Manager – Elisabetta Caracciolo Seguite in nostri rider su Instagram: Maurizio Gerini n° 42 @mariziogerini42 Francesca Gasperi n° 35 @gasperifrancesca  

4° prova del trofeo enduro sport FMI 2018

Classifiche della 4° prova del trofeo enduro sport FMI 2018 CLASSIFICHE DOPO 4 GARE 2019 PROVE SPECIALI – assoluta classe PROVE SPECIALI – assoluta giornata PROVE SPECIALI – assoluta ranking PROVE SPECIALI – PS 1 – Classifica PROVE SPECIALI – PS2 – Classifica PROVE SPECIALI – PS3 – Classifica PROVE SPECIALI – PS4 – Classifica  

MAURIZIO GERINI INCREMENTA IL SUO VANTAGGIO AL TRANSANATOLIA RALLY 2019

È sempre saldamente al comando della classifica moto il pilota AMX Maurizio Gerini che oggi non solo ha vinto tutte e tre le prove speciali previste dalla terza tappa ma è riuscito anche ad incrementare il suo vantaggio sul suo, attualmente, più diretto inseguitore, Marco Borsi.   Il pilota ligure sulla sua Husqvarna 450 è partito fortissimo stamattina sapendo che Borsi avrebbe cercato di attaccarlo in tutti i modi e ha tenuto un ritmo abbastanza elevato, facendo però molta attenzione a non commettere errori. “Le speciali erano belle anche oggi – diceva Gerini al bivacco in Cappadocia – e la navigazione è sempre insidiosa. Io però mantengo alta la concentrazione e quando c’è qualche nota che non mi convince preferisco perdere qualche secondo e guardare meglio il road book e la pista piuttosto che commettere un errore. In speciale poi oggi mi sono accorto che Borsi si stava avvicinando e ho aumentato un po’ il ritmo, riuscendo non solo a vincere ma anche ad aumentare il mio vantaggio”. Al termine della terza tappa di sette, Gerini è sempre primo con 33’39” su Marco Borsi che sta diventando davvero il suo avversario numero uno. Francesca Gasperi si sta riprendendo dopo la caduta di ieri e per fortuna l’alluce del piede sinistro, davvero messo male, non ha evidenziato alcuna frattura. Partita alle spalle di Serena Borsi, la Gasperi oggi con la sua Husqvarna ha contenuto gli attacchi della pilota svizzera e ha chiuso alle sue spalle in tutti e tre i settori cronometrati che misuravano rispettivamente 73, 66 e 15 chilometri. “Commetto ogni tanto qualche piccolo errore – confessava Francesca al traguardo – però mi accorgo che giorno dopo giorno prendo sempre più confidenza con la navigazione e con i terreni della Turchia. L’arrivo in Cappadocia poi oggi mi ha regalato emozioni davvero intense perché i panorami e queste montagne, oltre ai famosissimi Camini delle Fate, mi hanno davvero entusiasmato”. Francesca al momento occupa la seconda posizione nella classifica femminile mentre nella assoluta è 22.27 Domani si riparte da Goreme per la quarta tappa che porterà la carovana del rally fino a Kahramanmaras: 372 chilometri complessivi e ancora tre prove speciali. La prima misurerà 59 km, la seconda 54 e la terza ben 107 e finirà direttamente al bivacco di Se Yaylasi.   International Press Manager – Elisabetta Caracciolo Seguite in nostri rider su Instagram: Maurizio Gerini n° 42 @mariziogerini42 Francesca Gasperi n° 35 @gasperifrancesca  

TRANSANATOLIA RALLY 2019 – 3. TAPPA

Francesca Gasperi Transanatolia 2019 Cappadocia

LA GARA RAGGIUNGE LA CAPPADOCIA E GOREME CON UN’ALTRA GIORNATA ESTENUANTE Goreme – “Ogni giorno il livello si alza”. Lo dice Maurizio Gerini (Husqvarna), vincitore della tappa oggi per la categoria moto e sempre saldo al comando della classifica generale. “Questi luoghi sono incredibili ed arrivare in Cappadocia è stata davvero una emozione perché lo scorso anno eravamo solo passati da qui. Gli ultimi chilometri in mezzo ai Camini delle Fate sono stati pazzeschi”. Le tre speciali di una giornata lunga 248 chilometri, la più corta dell’intero rally, non sono certo state facili: “Sono contento perché anche oggi è stata una giornata intensa – prosegue Gerini – con una buona navigazione e le speciali si stanno rivelando veramente di livello. Ho avuto qualche piccola difficoltà in campo aperto perché su queste piste vulcaniche con tanti sassi è difficile mantenere la linea che si sceglie però sono riuscito ad aumentare il mio vantaggio sugli inseguitori”. In particolare su Marco Borsi che oggi è partito fortissimo con tutte le intenzioni di recuperare il suo svantaggio cosa che gli è riuscita sicuramente sugli altri avversari, visto che ora è secondo in classifica, ma non su Gerini che anzi, guadagna ancora qualcosina e si porta ora a 33’39” su Borsi che ora nella classifica assoluta precede Nicola Quinto, Richard Kaye e Francesco Tarricone. Quest’ultimo oggi ha disputato un’ottima tappa chiudendo 5° la prima e la seconda speciale, rispettivamente da 73 e 66 chilometri, e 4° la terza, da poco più di 15 chilometri. Ottima la prestazione dei due piloti turchi, İzzet KAZDAL (Ktm) settimo, e Said Yusuf ÇAKIR (Ktm) ottavo che hanno sorpassato nella classifica assoluta Ejder ERİŞTİ (Ktm) scivolato in nona posizione. Nella categoria quad si accende la sfida fra Korkut Çaçar e Israfil Akyuz, entrambi su Can Am Renegade: i due al termine del terzo giorno di gara occupano rispettivamente la prima e la seconda posizione con soli 33” di differenza. La battaglia fra i due SidebySide in testa alla classifica assoluta di categoria si fa sempre più incandescente e oggi Tsanko Tsankov e Zornitsa Todorova (Can Am) hanno vinto la prima e seconda speciale cedendo il primo posto solo nella terza a Yves Tartarin e Cedric Duple (Steenbok): entrambi gli equipaggi hanno avuto problemi in questa terza tappa, la rottura della corona per i bulgari e una foratura per i francesi che nella classifica assoluta restano secondi con 31’28” di distacco. Si arricchisce di una serie di colpi di scena la categoria auto con la Suzuki Vitara di Mert Becce e Sertaç Tatar che balza in prima posizione nella classifica assoluta dopo una giornata incredibile: i due turchi hanno vinto le prime due speciali chiudendo terzi la terza ma ora comandano con soli 3’51” di vantaggio sul Mitsubishi L200 di Batuhan Korkut e Ilayda Hanci Korkut, vincitore della 3 ps di oggi. In terza posizione il Mitsubishi Pajero di Benan Engin e Uğur Tepe a 8’03” da Korkut. I primi cinque equipaggi auto sono contenuti nello spazio di 22 minuti e tutto quindi può ancora succedere visto che non siamo ancora a metà gara. Fra i camion purtroppo Marino Mutti non è riuscito a disputare tutte le speciali oggi data la rottura del semiasse ieri sul suo Unimog Mercedes e così i suoi avverasari si sono sfogati: Giulio Verzeletti ha vinto la prima e la seconda speciale lasciando ad Antonio Cabini la terza e Verzeletti comanda ora la classifica camion con 17′ di vantaggio.   Domani quarta tappa da Goreme a Kahramanmaras: 372 chilometri complessivi e ancora tre prove speciali. La prima misurerà 59 km, la seconda 54 e la terza ben 107 e finirà direttamente al bivacco di Se Yaylasi.   International Press Manager – Elisabetta Caracciolo Seguite in nostri rider su Instagram: Maurizio Gerini n° 42 @mariziogerini42 Francesca Gasperi n° 35 @gasperifrancesca