Motoclub AMX

DAKAR 2018 – Stage 14 Cordoba – Cordoba Km 286 SS 120

Ultima zampata del pilota AMX che chiude in bellezza l’ultimo stage della Dakar; Gerini 16° E’ fatta ! L’ultima prova da superare è stata portata a compimento con un’eccellente risultato in questa finale di gara al cardiopalma, per il bravissimo pilota, per i tanti tifosi che seguono dall’Italia e per tutto lo staff del team made in Castiglion Fiorentino (AR), Franco Guerrini team manager del gruppo in testa, che si è congratulato con i ragazzi per l’eccellente prova d’esordio nel rally dei rally, la Dakar del 40° considerata una delle più massacranti di sempre, saluti e congratulazioni che arrivano dall’Italia dal presidente del motoclub AMX Davide Corradini che abbiamo sentito commosso e molto emozionato nel ringraziare Maurizio per questa vera impresa. Pronti via, alle ore 7.00 i primi piloti escono dal bivacco di Cordoba sistemato all’esterno del grandissimo stadio di calcio Mario Alberto Kempes e si avviano verso quest’ultima start-line, le condizioni meteo sono favorevoli, c’è il sole caldo ma anche qualche nuvola che mitiga l’afa argentina dell’estate, gli sguardi sono tesi ma come al solito, lo abbiamo visto molte volte in questa Dakar, non appena si accendono i motori di queste potenti e affidabili Husqvarna 450 rally, tutto rientra nella normalità; c’è ancora del lavoro da fare e quindi si parte pensando a tutti gli sforzi per arrivare fin quì e di conseguenza guidare bene e con attenzione per evitare di buttare tutto alle ortiche. Molti guadi da superare che la direzione gara ha inserito in questo rush finale per divertire il numeroso pubblico assiepato lungo i 120 km della speciale corta ma pericolosa; l’incubo dei concorrenti in moto o in quad, bagnare la cassetta del filtro che lo contiene provocando lo spegnimento del mezzo senza possibilità di appello. La strategia adottata da entrambi è quella di attraversare gli stessi ad una velocità adeguata ma in velocità; 110/120 km/h sono sufficienti a far “galleggiare” le Husqy sull’acqua e quindi provare a passare indenni i molti ostacoli. L’operazione riesce bene e Maurizio Gerini termina in 16a posizione che si rivelerà la migliore tra i piloti italiani con il tempo di 1h38’29” a soli 11’48” da Kevin Benavides che vince la tappa. Nella classifica generale Maurizio Gerini#42 chiude la sua prima Dakar in 22a posizione con un tempo totale di 49h43’04”. Da precisare che le classifiche verranno ufficializzate solo martedì p.v. per i controlli finali degli Iritrack che conservano i dati relativi a waypoint e speed limit che hanno fruttato svariate centinaia di euro di multa. A tutto ciò si aggiunge altresì la probabile vittoria di categoria Marathon nella quale era iscritto in bravissimo ligure. Questa Dakar del 40° resterà tatuata nelle nostre menti e ci porteremo dietro i meravigliosi ricordi di una straordinaria avventura a metà tra sogno e realtà. Franco Iannone ufficio stampa Motoclub AMX Cordoba (Argentina) 20 gennaio 2018

DAKAR 2018 – Stage 10 Salta – Belèn Km 797 Ss 373

Ancora un risultato importante per Maurizio Gerini che nella tappa odierna finisce 22°. Partenza da Salta intorno alle 5.00 di stamane con sveglia alle 4.00 dopo una notte quasi insonne, alle 23.45 si stava ancora cambiando le gomme, per affrontare un’altra tappa durissima della Dakar 2018 e menomale che il tostissimo ligure del Team Solarys iscritto tra le fila del Motoclub AMX ha riposato a dovere, visto l’annullamento dello Stage 9 a causa della impraticabilità del tracciato per le forti precipitazioni. Destinazione Belèn con due speciali veramente dure, forse le più dure dall’inizio del rally del 40°, dapprima una quarantina di chilometri tutti nel fango, poi un centinaio nel greto di un largo corso d’acqua e poi ancora sabbia e dune con la temibile erba chameaux, insomma il “solito” menù in perfetto stile Dakar. Nella prima speciale, una vera ecatombe, molti piloti si perdono ed è dura riprendere il giusto senso di marcia, lo stesso Meo, che andava fortissimo perde 1 ora e 3’ e retrocede in classifica così come altri che rimescolano le carte nella generale. Intorno al km 106 Gerini distrutto anche per i 42° gradi di temperatura e malgrado avesse superato diversi piloti mantenendo un buon ritmo, viene rallentato da un elicottero dell’organizzazione che era sceso per soccorrere Botturi caduto pesantemente per fortuna senza grosse conseguenze (cosa peraltro ancora da verificare), con uno dei piloti che una volta a terra indica una traiettoria diversa da quella indicata dal roadbook per pericolo 3 (pericolo di morte prestare molta attenzione), salvo poi accorgersi che aveva ragione il Gerry, la traiettoria era giusta e il pericolo in effetti c’era ma lo ha superato senza grosse difficoltà riducendo il gas, ma nel frattempo viene ripreso da tutti quelli che aveva lasciato indietro e guadagnare anche solo due metri nella sabbia è una sorta di “mission impossible”, nonostante ciò Maurizio Gerini #42 riprende il cammino tuttavia rallentando la marcia , cosa che lo fa cadere parecchie volte nelle dune, consumando energie preziosissime in queste condizioni. Alla fine giungerà al traguardo in 22a posizione a 52’40” dal primo ma distrutto dalla fatica; “non ho mai sofferto così in una prova di rally, è stata durissima ed ho solo voglia di andare a dormire” , ha dichiarato al mio microfono Maurizio visibilmente provato. Ora nella generale Gerini occupa la 27a posizione a 5 ore 13 primi 2 13 secondi sempre con l’obbiettivo di Cordoba ben impresso nella mente. Domani altro “tappone” Marathon per lo Stage 11 Belén-Fiambalá-Chilecito di totali 485 km di cui 280 di speciali, senza farsi ingannare dal seppur lieve chilometraggio rispetto alle prove precedenti, in quanto la direzione di gara avverte dei molti pericoli disseminati lungo il percorso senza assistenza. Parola d’ordine dalla scuderia; NON MOLLARE E FARE MOLTA ATTENZIONE. Franco Iannone ufficio stampa Motoclub AMX Belèn (Argentina) 16 gennaio 2018

DAKAR 2018 – Stage 8 Huyuni – Tupiza km585 SS 498

Ancora una eccellente prestazione di Gerini che chiude 24° lo Stage 8 della Marathon. Termina positivamente questa prima tappa Marathon per Maurizio Gerini#42 che guadagna posizioni e termina in 24a piazza mantenendo un buon ritmo di gara e superando diversi suoi colleghi e lo intercettiamo stanco e affaticato al bivacco di Tupiza, o almeno per quello che resta dello stesso diventato una trappola di fango per molti mezzi di assistenza sistemati in qualche maniera nella zona isolata di questo luogo di cactus e sabbia, altresì lasciati soli agli occhi del mondo per via dell’assenza di connessioni internet. La Dakar 2018, lo sì è visto fin da subito, non prevede solo performance di velocità e precisione nella guida, ma bensì doti di resistenza fisica non indifferenti. La buona preparazione del pilota dell’AMX con gli allenamenti sul Monte Bianco prima della partenza alla volta di Lima, si sono rivelati determinanti ai fini della corsa che da diversi giorni ormai rimane su questi altopiani Andini Sudamericani a quote non usuali per il ligure che vive abitualmente al livello del mare. La notizia che i concorrenti hanno ricevuto al bivacco infangato di Tupiza è che la tappa numero 9 da Tupiza a Salta nel territorio Argentino, è stata annullata a causa dell’impraticabilità della maggior parte di esso e così ci si dovrà trasfere direttamente a Salta. Alcuni sistemano la moto e stringendo i denti si rimetto in marcia per altri 540 chilometri. Incontriamo ad un rifornimento per strada Alessandro Botturi che ci spiega come abbia deciso di fare questa ulteriore fatica per guadagnare più riposo dopo l’arrivo a Salta approfittando dello stop forzato della tappa 9. Altri piloti come il nostro Gerini, raggiungerà la cittadina Argentina, domattina con partenza alle 4. La fatica della gara e dei trasferimenti comincia a segnare sempre di più il fisico seppur ben allenato dei concorrenti. Il freddo è stato una componente di difficoltà in più e come ci hanno raccontato all’arrivo, si correva con le mani intirizzite che impedivano una buona presa sul manubrio rendendo difficile il controllo del mezzo. Ulteriori informazioni verranno fornite all’arrivo a Salta dove si conosceranno i dettagli del proseguo di questa 40a edizione di una Dakar che resterà scolpita nelle nostre menti per sempre. Franco Iannone ufficio stampa Motoclub AMX Tupiza (Bolivia) 15 gennaio 2018

DAKAR 2018 – Stage 7 La Paz – Huyuni km727 SS 425

Nella prima parte della tappa Marathon, super Gerini 29° Neanche un attimo di respiro ed è già tappa Marathon, bisogna preparare il lungo road-book e per di più le condizioni meteo renderanno le cose ancor più difficili. La prima speciale viene annullata a causa dell’impossibilità di transito così come rilevato dalla direzione gara, tantè le difficoltà non finiscono qui perché la strada è lunga e difficile comunque. Il terreno di gara in prevalenza duro con tratti sabbia e vegetazione insidiosa come l’erba chameaux, ciuffi d’erba in apparenza non pericolosi con la base compatta, capaci di farti esplodere in aria se presi in velocità, mischiato all’acqua scesa in nottata, provocano diverse vittime e le cadute si susseguono senza sosta. Bisogna guidare attenti e sopratutto non farsi male. Così il pilota del team Solarys Racing e alfiere di punta del Motoclub AMX del presidente Corradini, sempre più a suo agio con la sua Husqvarna, non si risparmia e passo dopo passo accorcia il gap che lo separa dal leader Barreda che sembra letteralmente volare nei confronti dei suoi competitor. Alla fine della tappa Maurizio Gerini#42 chiuderà in 29° posizione prendendosi qualche rischio di troppo, come poi confermato all’arrivo. Sarà una delle due tappe incluse in questa tostissima Marathon che vedrà i piloti in sosta al bivacco di Huyuni attrezzato in una caserma militare, senza poter usufruire dell’assistenza loro dedicata e dovranno effettuare tutte le riparazioni e sistemazioni del caso, in completa autonomia. Domani si riparte per lo Stage 8 da Huyuni a Tupiza dove giungono notizie negative circa la sistemazione del bivacco, martoriato dalle piogge che hanno tramutato l’area adibita in una vera e propria fangaia impossibile. I km da percorrere saranno 585 con 498 di speciale. Le difficoltà nella trasmissione dei dati sono fin troppo evidenti a causa dell’assenza di segnale quasi totale. Franco Iannone ufficio stampa Solarys Racing Tupiza (Bolivia) 14 gennaio 2018

DAKAR 2018 – Stage 5 San Juan de Marcona-Arequipa km774 SS 266

Ottima prestazione per il pilota del Motoclub AMX che oggi migliora notevolmente le sua posizione nella gara, così pure come nella generale; Gerini ottimo 29° Siamo ormai entrati nel vivo della 40a edizione della Dakar in Sudamerica ed oggi la fatica si è fatta sentire per i piloti ma anche per tutto il resto della rombante carovana off-road. Tappa molto lunga di 774 chilometri con due speciali la cui somma è stata di 266. Ancora molta sabbia di diversa composizione, dalla più dura con la cosidetta “crosta” superficiale ad un fesh-fesh mai visto prima, così fine da far letteralmente affondare i piloti delle moto fino alla vita. In alcuni tratti si è potuto assistere a scene bibliche e molti ne hanno subito la enorme fatica, si sono viste al bivacco di Arequipa facce martoriate dalla polvere e dallo stress. Anche Maurizio Gerini #42 insieme con altri si sono fermati ad aiutare concorrenti in affanno. Nonostante tutto Gerini chiude con uno straordinario 29° posto che lo proietta in 39° posizione nella generale pur avendo, a detta sua, rallentato l’andatura, resosi conto di quanto accaduto nei giorni precedenti. Lo stesso ha raccontato un episodio accadutogli mentre percorreva prova speciale: “stavo salendo la schiena ripidissima di una duna alta come una piccola montagna e al suo scollinamento ho sentito la moto quasi precipitare nel vuoto ed era la parte discendente della stessa, così ho chiuso il gas ed ho cominciato ad inserire marce fino alla quarta con il motore imballato senza toccare i freni per evitare che si surriscaldassero, a quel punto mi sono accorto di aver raggiunto i 90 km/h quando sono arrivato al fondo di questo mostro di sabbia”. Il resto della gara di oggi è filato via liscio anche se con molta fatica per via dell’elevato chilometraggio nel trasferimento. L’arrivo ad Arequipa a quota 2300 è stato segnato dalla presenza di un mare di gente che non ha mancato il saluto di benvenuto a tutti i partecipanti della Dakar giunti fin qui. Domani stage 6 Arequipa-La Paz di km 758 di cui 313 di speciali con circa 150 in meno per annullamento di una ps. Sarà una tappa molto difficile con la salita sulle Ande fino ai 4000 metri e dopo aver lasciato definitivamente la sabbia e le dune del Perù, ci si dovrà confrontare con le difficoltà boliviane con i problemi di mal di montagna ma sopratutto con le abbondanti precipitazioni, già segnalate dalla direzione di gara che ha già deciso di far saltare una prova speciale delle due in programma. a Dakar mostra i denti e l’avventura continua. Franco Iannone ufficio stampa Motoclub AMX Arequipa (Perù) 11 gennaio 2018

AFRICA ECO RACE 2018 ANCORA PROBLEMI PER PELLONI CROCIANI NELLA TAPPA MARATHON

    Oggi nella località di Amodjar in Mauritania, è finalmente terminata la tappa Marathon. Una tappa di due giorni dove al termine del primo i mezzi vengono portati al Parco Chiuso e non si possono toccare, se non per fare benzina. Chi incontra problemi nella prima giornata, automaticamente se li porta dietro pure nella seconda. L’unica soluzione è quella di fare assistenza ma, ovviamente, si prende tanta penalità. Ecco, questo è quello che è successo alla coppia Pelloni – Crociani. A circa 50 km dall’arrivo hanno avuto problemi con i semiassi e, come per la seconda tappa, sono arrivati al bivacco con il “Camion Scopa” alle due dopo mezzanotte. Alessandro, il fido meccanico del Team LST Racing, si è subito messo al lavoro ed al mattino successivo, Pelloni e Crociani hanno potuto presentarsi sulla linea di partenza per la seconda parte della Marathon, la Chami/Amodjar di 478 km con la speciale di 439.   STEFANO PELLONI “Anche oggi è stata una tappa molto difficile. Ieri siamo arrivati molto in ritardo e Alessandro ha lavorato fino alle sei di mattina per rimettere in sesto il nostro mezzo. Oggi tappa molto dura di 477 chilometri davvero impegnativa. Penso di aver guidato bene e non abbiamo fatto errori. Siamo soddisfatti e nonostante i problemi dei giorni scorsi, il morale è alto. Domani disputeremo tappa nove dove avremo tanta sabbia. Noi cercheremo di fare il nostro meglio perchè il nostro obiettivo è di arrivare a Dakar”.   GIANLUCA CROCIANI “Siamo all’ottava tappa ed anche se con molta fatica, siamo al bivacco di Amodjar. Il merito di oggi è molto di Stefano perchè sulle dune ha guidato veramente bene. Guida con una scioltezza tale che se il mezzo ci sostiene, sicuramente potremo fare bene nelle prossime tappe. Purtroppo i guai avuti nei giorni scorsi ci penalizzano, ma siamo partiti per arrivare a Dakar e sono certo che vedremo le rive del Lago Rosa”.

DAKAR 2018 – Stage 4 OTTIMA PERFORMANCE PER GERINI

DAKAR 2018 – Stage 4 San Juan de Marcona-San Juan de Marcona km 444 SS 330 Ottima performance per il pilota del Motoclub AMX Maurizio Gerini che si mette in gran mostra richiamando l’attenzione dei media grazie al 42° ottenuto dopo una gara estenuante. Un gioco di numeri e non solo per il 42°posto conquistato da Gerini che ora è 42° nella generale e guarda un po’, porta il numero 42. Una gara ancora in perfetto stile Dakar con sabbia e dune e il fesh-fesh che sommato al forte vento ha sollevato nuvole di polvere visibili a molti chilometri di distanza. Maurizio che in seguito ha raccontato di stare bene, ha provato ad aumentare il ritmo riuscendo per qualche attimo a risultare addirittura 11° in classifica e poi 35°. Ci ha pensato la sorte a mandare un forte segnale di avvertimento al “Gerry” che in un tratto spianato ha trovato sabbia di consistenza diversa che lo ha disarcionato dalla sua Husqvarna 450 rally per fortuna senza gravi conseguenze, tuttavia rimediando un dolore al collo ma di lieve entità, così Maurizio ha ripreso il cammino rallentando seppur parzialmente, metabolizzando lo spavento subìto e imparando una cosa nuova; alla Dakar non si scherza col fuoco! Lo sa bene anche Sam Sunderland, leader della corsa che si è ritirato in seguito ad una bruttissima caduta e soccorso dai sanitari intervenuti tempestivamente, è stato trasportato in elicottero all’ospedale rimediando una brutta botta alla schiena. C’è ancora molto da fare e parecchi chilometri da macinare, ergo, la parola d’ordine d’ora in poi sarà “prudenza”. Domani sveglia alle ore 3.00 e partenza della prima moto alle 4.40 per lo stage 5 da San Juan de Marcona ad Arequipa di 774 km e 266 di speciale con un piccolo trasferimento dopo lo start, mentre sarà ben più lungo invece quello dopo la speciale fino al bivacco successivo. Le grandi emozioni della 40^ edizione della Dakar continuano. Franco Iannone ufficio stampa Motoclub AMX San Juan de Marcona 10 gennaio 2018

DAKAR 2018 – Stage 3 Pisco-San Juan de Marcona

DAKAR 2018 – Stage 3 Pisco-San Juan de Marcona km504 SS 296 Si chiude anche questa terza difficile giornata alla Dakar 2018 con Gerini 51° e Vignola 81°. Pisco (Perù), sveglia alle 5.00 e preparazione meticolosa in vista dell’impegnativa tappa odierna che ha portato il pilota dell’AMX al bivacco di San Juan de Marcona a sud della costa oceanica, attraversando canyon, laghi salati e veloce tratto sul mare da sesta piena con l’immancabile sabbia che ormai ci accompagna da giorni sulle dune del deserto peruviano. Una gara difficile da interpretare dal punto di vista della navigazione, che ha messo in seria difficoltà i concorrenti tra cui il nostro Maurizio “Gerry” Gerini che a circa 100 km dal fine prova si è trovato su un vasto plateau di sabbia senza nessuna traccia, cosa che ha fatto nascere in lui il dubbio che fosse finito fuori rotta, dietro di lui altri due concorrenti che lo seguivano, evidentemente ben informati sulle qualità di navigatore che contraddistinguono il pilota ligure, così la decisione, rivelatasi in seguito errata, di invertire il senso di marcia e tornare al waypoint precedente per capire meglio quale fosse la giusta via salvo verificare che in realtà la prima scelta fosse quella giusta, allungando il suo cammino di 15 chilometri che in termini di tempo sono sufficienti a perdere posizioni in classifica. “Peccato, avevo sorpassato diversi concorrenti e stavo tenendo una buona andatura poi mi sono ritrovato a correre senza però vedere le tracce dei piloti che mi precedevano e mi è sorto il dubbio che non fossi nella giusta direzione e così ho fatto un po’ di chilometri in più perdendo tempo, pazienza sono comunque soddisfatto ed ho imparato qualcosa in più”, così ha dichiarato Maurizio all’arrivo. In effetti molti dei top rider hanno i cosidetti “mapper” che visionano immagini fresche di google maps e riescono a rifare i road-book per i loro piloti restando nelle regole ma facendo fare loro tratti alternativi per evitare ostacoli di sorta risparmiando energie e sopratutto tempo prezioso, così molto spesso si vedono i piloti ufficiali e dei top team prendere strade diverse rispetto a quelle indicate sulle note di rotta e seguirli è sempre molto rischioso anche per ragioni di sicurezza. Qualche penalità rimediata dal pilota del team Solarys che a causa del mal funzionamento dello speed limit per un cavo tranciato, ha superato i limiti di velocità in alcuni settori controllati. Vedremo cosa deciderà la direzione gara in serata. Alla fine un 51° posto in 4h18’15” con un gap di 57’32” dal vincitore della tappa il britannico Sam Sunderland. Ora Gerini nella generale occupa la 48à posizione con un tempo totale di 8h31’14” nonché 29° della categoria Marathon. Messaggi di incoraggiamento sono giunti via telefono dal presidente del Motoclub AMX Davide Corradini, che ha incitato il proprio alfiere tuttavia invitandolo a tenere sempre alta la guardia. Domani ancora una tappa molto impegnativa e difficile dal mare fino a 1750 metri di quota, con passaggi anche pericolosi e segnalati sul registro di bordo, partenza e arrivo allo stesso bivacco di San Juan de Marcona, tappa di 444 km di cui 330 di speciale e 140 di trasferimento con start spettacolare multiplo di 15 piloti per volta, stile Le Mans, sulla spiaggia con partenza alle ore 5.30. Franco Iannone ufficio stampa Motoclub AMX Lima (Perù) 8 gennaio 2018

AFRICA ECO RACE 2018 NELLA TAPPA DAKHLA/CHAMI OTTIMO TERZO POSTO PER PELLONI-CROCIANI

  La carovana della Africa Eco Race 2018 ha lasciato il Marocco ed è entrata in Mauritania per l’ultima settimana di gara. Sarà una settimana molto tosta perchè ci saranno da affrontare le terribili e temibili dine di sabbia, già protagoniste negli anni passati quando la gara si chiamava Paris-Dakar. Oggi la tappa è stata molto lunga, quasi seicento chilometri dei quali soltanto 211 cronometrati. Al bivacco di Chami in Mauritania, Pelloni e Crociani hanno ottenuto il terzo tempo di categoria ma restano ancora lontani dalle parti alte della classifica. Ad ogni tappa cercano di recuperare terreno, ma la forfettaria di 13 ore presa per non aver partecipato alla terza tappa, pesa tanto.   STEFANO PELLONI “Oggi è stata una giornata molto faticosa non per la speciale in sestessa, ma per il lungo trasferimento che ci ha costretto ad alzarci alle quattro del mattino. Abbiamo fatto la prima speciale in Mauritania ma il tratto cronometrato non era selettivo. Oggi tutto è andato per il verso giusto e abbiamo fatto terzi di classe. Certo è che con queste speciali veloci recuperare è praticamente impossibile. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni quando dovremo affrontare le dune di sabbia”.   GIANLUCA CROCIANI “Eccoci in Mauritania per la seconda parte della gara. Sapevamo che la tappa era dura ma siamo stati bravi. Siamo andati forte, Stefano ha guidato benissimo anche se temevo la Mauritania perchè tutti mi avevano detto che era tosta. Sono sicuro che quella di oggi non rispecchia la durezza di queste ultime tappe ma vedendo la sicurezza di Stefano nella guida, sono sicuro che faremo bene”.  

DAKAR 2018 – GERINI MOTO IN PARCO CHIUSO

Dopo aver effettuato le severe verifiche tecniche e quelle amministrative delle scartoffie, finalmente iMaurizio Gerini#42 del motoclub AMX, porta la sua Husqvarna 450 rally al parco chiuso (parc fermè per i francesi) alle 18.45 ore locali, le 00.45 in Italia. I severissimi controlli dei vari equipaggiamenti non lasciano scampo ad eventuali errori, anche i più banali, si controllano in primis gli strumenti atti alla navigazione come GPS, small track, speedo cap, trip master per contare il chilometraggio, l’RTF lo strumento grazie al quale si devono individuare i check-point che si troveranno lungo la rotta delle prove speciali e lo strumento più curioso ma allo stesso tempo il più utile in caso di problemi a se stessi o a piloti in difficoltà, l’Iritrack che è una sorta di centrale delle comunicazioni di emergenza con vari tasti alla pressione dei quali ci si mette in contatto satellitare con la centrale operativa ASO di Parigi. Ho assistito personalmente ad un check per il corretto funzionamento dell’apparecchio con il simpatico Maurizio Gerini che si è anche divertito a parlottare con il tecnico dalla capitale francese che ha risposto con altrettante battute goliardiche. Particolare attenzione anche per l’abbigliamento tecnico indossato dai piloti, come le bellissime giacche On Board di Attilio Severini, ditta leader in Italia e specializzata nell’abbigliamento da gara professionistico realizzato con varie tasche per portare attrezzature e i preziosi camel bag che contengo utili liquidi integratori per idratare a dovere i piloti durante le estenuanti prove. Tutto il materiale è visionato con severità dai tecnici del controllo che hanno verificato le scorte d’acqua anche sotto la moto con il serbatoio d’emergenza che contiene 3 litri rigorosamente pieno, i razzi di segnalazione e altri oggetti che fanno parte del corredo della motocicletta in caso di necessità. Anche luci, specchietto e segnalatore acustico hanno chiuso positivamente le stesse verifiche grazie al loro perfetto funzionamento. Parole di forte incoraggiamento ci arrivano dall’Italia dal presidente Davide Corradini che ha dichiarato: “Siamo molto felici per questa esperienza che vede protagonista il nostro Maurizio, uno degli alfieri dell’AMX, che siamo certi farà tutto il possibile per arrivare in fondo sulla tanto sognata meta di Cordoba. Sappiamo che le difficoltà da incontrare sono svariate e la gara della 40à edizione sarà una delle più dure di sempre, tuttavia conosciamo il talento e la tenacia del pilota ligure e siamo ottimisti come nella migliore tradizione AMX” Domani sarà concesso un po’ di riposo e si cercherà di definire gli ultimi dettagli prima del tardo pomeriggio, quando alle 19.00 ora locale, ci sarà il primo breafing pre-gara dove verranno distribuiti i road-book in vista della partenza del giorno 6 dal “Pentagonito” (piccolo Pentagono), presso la base aerea militare di Lima con i suoi spazi immensi dove, Dakar a parte, si stanno già montando le colossali strutture per accogliere il Santo Padre Francesco Bergoglio, che verrà in visita proprio in Perù, nei giorni dal 18 al 22 gennaio, toccando le città di Lima, Puerto Maldonado e Trujillo. Avanti tutta………… Franco Iannone ufficio stampa AMX Lima (Perù) 4 gennaio 2018