Motoclub AMX

Erfoud – Seconda tappa dell’Afriquia Merzouga Rally oggi e le posizioni cominciano a delinearsi, laddove la navigazione continua a giocare un ruolo importante in ogni prova speciale. La sabbia si asciuga e a ricordare le piogge intense restano i guadi, oggi due, insidiosi, e qualche tratto di sabbia compatta. Per il resto la polvere comincia a fare la sua comparsa e le dune sono di giorno in giorno più soffici. Stamattina i piloti hanno lasciato il bivacco alle 7,30 per coprire il primo trasferimento di 53 chilometri fino alla partenza della speciale da cui il primo, Adrien Van Beveren ha preso il via alle 8,45. 212 chilometri da percorrere anche stavolta divisi in due tronconi.

Maurizio Gerini al traguardo racconta così la sua giornata: “Tappa impegnativa anche oggi e la sabbia comincia a farsi davvero soffice. Sono caduto, abbastanza forte, nella parte iniziale ma per fortuna la sabbia ha attutito la caduta e non ho avuto conseguenze. In compenso ho perso un po’ di tempo”. Una volta ripartito Gerrry ha viaggiato insieme ad Alessandro Botturi “oltre ad essere un amico il Bottu per me è anche un maestro e quindi viaggiare insieme a lui è un onore oltre che un piacere”. Insieme i due si sono alternati nell’aprire la strada: “Nei tratti con molta sabbia io stavo davanti, perchè riesco ad interpretare meglio le insidie del terreno mentre quando ci sono le piste veloci, scavate o con molte buche era lui che prendeva il comando. Abbiamo comunque lavorato alla grande insieme”.

La navigazione però anche oggi ha fatto classifica: “Eh sì, devo ammetterlo, con Bottu abbiamo sbagliato praticamente alla fine della speciale, mancavano sì e no cinque chilometri. In terra tante tracce e si capiva che anche coloro che ci precedevano avevano incontrato qualche difficoltà nell’orientarsi. La nota andava interpretata e sbagliando abbiamo fatto qualche bel chilometro in più. Peccato, senza quell’errore avremmo potuto chiudere davvero in ottima posizione”.

Maurizio con la sua Husqvarna 450 Rally è decimo a fine tappa oggi e dietro di lui, in 12. posizione c’è Paolo Lucci che ha disputato davvero un’ottima speciale, dopo esser partito oggi in 28. posizione: “La speciale era bellissima, davvero, e avevo voglia di recuperare dopo i problemi alla strumentazione di ieri. Ho fatto un piccolo errore di navigazione è vero, ma non ho perso molto. Nella prima parte, caratterizzata da molte dune sono andato forte e sono riuscito a tenere un buon ritmo, spingendo abbastanza, poi nella seconda parte ho rallentato un po’ perchè la stanchezza cominciava a farsi sentire e in più avevo paura di sbagliare. Ora stiamo a vedere che succede con le classifiche e le penalità perchè verso la fine c’era un wpt un po’ maledetto e temo che in molti l’abbiano mancato”.

Se si parla di tappa dunque, al momento, le posizioni sono queste ma come si sa è la riunione di giuria alla sera che stabilisce e discute le penalità e quindi il risultato definitivo e la classifica assoluta si scopriranno solo più tardi. Luigi Martellozzo, terzo elemento del team AMX, ha chiuso in diciassettesima posizione di tappa, recuperando due posizioni rispetto all’ordine di partenza di stamattina: “Direi che la tappa è andata abbastanza bene però davanti a me partivano due quad e passarli non è stato facile e ho sicuramente perso un po’ di tempo. Piccoli problemi tecnici alla mia Husqvi 501 alla neutralizzazione, dopo la benzina, ma sono riuscito a risolvere subito senza perdere minuti preziosi ripartendo in orario per la seconda parte di speciale”. Anche Luigi non sa la sua posizione di classifica “Ho sentito che  si discuteva all’arrivo perchè a molti non tornava una nota e si sono sbagliati, e più di qualcuno non ha preso il wpt. Io invece girando di qua e di là sono riuscito a trovarlo e penso di aver conservato più o meno la posizione di ieri”.

Domani prima parte della tappa marathon: quasi 230 chilometri tutti di speciale con un bivacco in mezzo al deserto senza alcuna assistenza.

I meccanici sono al lavoro stasera per sistemare le moto nel miglior modo possibile ma starà ai piloti domani gestire il mezzo e cercare di non fare danni. Le speciali saranno in realtà due con una prima con terreno più accidentato e una seconda improntata più sulla navigazione che di nuovo, giocherà un ruolo importante in questa decima edizione del Merzouga Rally.