Motoclub AMX

IL TRANSANATOLIA RALLY 2019 SI PREPARA

24 AGOSTO:  CERIMONIA DI PARTENZA A BOLU PER GLI OLTRE 80 EQUIPAGGI AL VIA

Abant Lake – Per la prima volta nella sua storia lunga nove anni il Transanatolia Rally comincia da 1300 metri di altezza. Per la precisione ad Abant Golu, nella zona nord ovest dell’Anatolia nella provincia di Bolu, in Turchia, dove la Transanatolia Sport Organization ha istituito il quartier generale della gara che si è aperta oggi con le tradizionali operazioni preliminari. Più di ottanta gli equipaggi transitati davanti ai punti di controllo istituiti dall’organizzazione e dalle federazioni, auto e moto, nell’intera mattinata, pronti a sottoporsi poi alle verifiche tecniche terminate nel primo pomeriggio.

Alle 15.00 il briefing ha rappresentato il primo atto ufficiale per tutti i concorrenti – ben 84 al via quest’anno – per conoscere e scoprire meglio il percorso di un gara che quest’anno si presenta, al momento sulla carta, come una delle più difficili fin oggi organizzate. Alle 17 tutti i mezzi lasceranno Abant Lake per raggiungere la città di Bolu per la cerimonia ufficiale di partenza del rally. Dalle 18,30 tutti i veicoli, uno per uno, saliranno sul podio per un saluto e una presentazione, prima di rientrare in hotel e prepararsi per la partenza della prima tappa, domani mattina.

“Ho sempre pensato che la Turchia fosse un Paese ricco di meravigliosi posti da visitare e scoprire – racconta uno degli organizzatori, Burak Büyükpınar – ed è per questo che ho affiancato nel 2012 Orhan Celen nell’organizzazione di questa competizione. La nostra missione è quella di farli scoprire al maggior numero di persone possibile attraverso la nostra cultura, la natura e la storia”.

Già, la storia. Anche quest’anno è la storia a fare da sfondo al percorso di questo rally raid che per la prima volta si affaccia anche al mondo FIA visto che l’organizzazione ha chiesto di candidarsi alla Coppa del Mondo FIA Cross Country che si corre ogni anno coinvolgendo diversi Paesi del mondo: un osservatore è stato inviato qui dalla Federazione internazionale per visionare la gara e scrivere al termine una relazione. Se il parere sarà positivo il prossimo anno il Transanatolia Rally potrebbe entrare ufficialmente a far parte del calendario iridato FIA.

La storia, dicevamo, incrocia il percorso di gara quest’anno più e più volte, per esempio con il passaggio sul monte Nemrut, oppure con l’arrivo di tappa, la sesta, a Mardin, ma soprattutto con il traguardo finale che porterà l’intera carovana del rally raid a Gobeklitepe, la culla della civiltà, lì dove tutto cominciò 12 mila anni fa.

2300 chilometri complessivi da percorrere con 18 prove speciali disseminate su sette tappe e quindi sette giorni di gara.

La prima tappa domani mattina prenderà il via dalle rive del Lago Abant per raggiungere Haymana: 378 chilometri di lunghezza con ben tre prove speciali. È la prima volta che il rally affronta ed incontra questa zona e la prima e la seconda speciale si snoderanno su piste caratterizzate da foresta e splendidi scenari di montagna. La terza speciale invece cambierà completamente: i piloti correranno per tutto il settore selettivo attorniati da alti e infiniti campi di grano, fino al traguardo.

International Press Manager – Elisabetta Caracciolo

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