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GERINI CONSERVA LA TESTA DELLA CLASSIFICA MOTO MENTRE FRA LE AUTO PASSA IN TESTA LA MITSUBISHI PAJERO DI BENAN ENGIN E UĞUR TEPE

Maurizio Gerini conduce la classifica assoluta moto dopo una giornata estremamente impegnativa soprattutto in termini di navigazione. Ieri sera il comunicato riportava una classifica errata per un problema al sistema di cronometraggio che è stato ora risolto.

AcigölNavigazione e solidarietà. Sono queste le parole chiave di questa seconda giornata di gara al Transanatolia Rally 2019.
Se si esclude il leader della classifica assoluta moto, Maurizio Gerini (Husqvarna), tutti gli altri hanno viaggiato insieme, formando a volte delle coppie, a volte dei gruppi di tre o anche di quattro o cinque. Perché oggi era imperativo non perdersi e chi ha provato ad affrontare la prima prova speciale di 168 chilometri da solo ha cambiato idea, in più di qualche caso, e ha poi seguito un altro pilota. Il gruppo che inseguiva Gerini per esempio: Livio Metelli (Husqvarna), Nicola Quinto (Beta) e Marco Borsi (Husqvarna) si sono coalizzati e si sono ritrovati dopo circa cinquanta chilometri dal via insieme e da lì hanno proseguito fino al rifornimento e poi la fine del tratto cronometrato. Marco Borsi ha vinto la speciale, ma ha guidato questo trio perché Quinto ha sofferto di un problema al suo road book elettronico e Metelli, dopo il rifornimento, ha avuto lo stesso problema al suo porta road book. A pochi chilometri dal traguardo della prima speciale Maurizio Gerini, in testa fino a quel momento, ha commesso un errore di navigazione e quando ha ritrovato la strada giusta ha incontrato i tre che lo stavano seguendo e da quel momento le posizioni si sono mescolate e Marco Borsi ha conquistato la vittoria, davanti a Nicola Quinto, Livio Metelli e Maurizio Gerini.

Gerini però è partito all’attacco nella seconda speciale e ha vinto conservando la testa della classifica assoluta con un tempo totale di 7h15’47” con 24’07” su Nicola Quinto e 26’06” su Marco Borsi. In quarta posizione assoluta risale l’inglese Richard Kaye (Ktm) che precede i due italiani, Livio Metelli e Francesco Tarricone. Settima posizione per Ejder Eristi su Ktm mentre le tre ragazze in gara si attestano in 19. posizione assoluta, Francesca Gasperi, e 25. Serena Borsi, entrambe su Husqvarna. Camilla Ferzacca si attesa in 27. posizione.

I primi due SSV in classifica si sono alternati al comando della prima prova speciale, scambiandosi la prima posizione, ma l’equipaggio bulgaro di Tsanko Tsankov e Zornitsa Todorova alla fine ha vinto entrambe le ps – la seconda per soli 3 secondi – su Yves Tartarin e Cedric Duple: i due ora sono staccati in classifica assoluta di poco meno di mezz’ora.
Nella categoria auto capovolgimento di classifica oggi con il Mitsubishi Pajero di Benan Engin e Uğur Tepe che passa in testa nella classifica assoluta per meno di 4′ sul Mitsubishi L200 di Batuhan Korkut e Ilayda Hanci Korkut, ieri primo, mentre la Suzuki Grand Vitara di Mert Becce e Sertaç Tatar recupera una posizione in classifica assoluta grazie ai due terzi posti di oggi nelle speciali e si porta al terzo posto.
Sfortunato invece Marino Mutti che con Andrea Mazzoleni si trova ancora in prova speciale per un problema ad una ruota del suo Mercedes Unimog: Giulio Verzeletti (Unimog) passa in testa ora sul compagno di squadra, sempre su Unimog, Antonio Cabini.

Domani terza tappa da 248,62 km – la più corta dell’intero rally – e la gara entra in Cappadocia, regione storica dell’Anatolia centrale. Partenza dal bivacco direttamente con la prima speciale da 73 chilometri a cui seguiranno una seconda ps da 66 e una terza da 15. L’arrivo della tappa sarà nella splendida Goreme – patrimonio dell’umanità Unesco dal 1985 – famosa per le sue architetture naturali denominate Camini delle fate (Peribacalar), pinnacoli conici in tufo sormontati da cappucci di roccia.

 

International Press Manager – Elisabetta Caracciolo

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