Motoclub AMX

Come sempre accade al termine di una gara ci si perde un po’ tutti di vista. Chi va a mangiare, chi si appoggia sul letto e si addormenta alla velocità della luce, chi sistema la valigia impaziente di rientrare, chi finalmente si concede una pausa al bar a chiacchierare.

Maurizio Gerini – sesto assoluto al termine del Merzouga Rally 2019, e sesto nell’ultima speciale di oggi – invece, puntuale a fine gara, passa subito a raccontare le sue avventure della giornata, e ad analizzare la sua gara e i suoi progressi in una disciplina in cui muove i suoi passi solo da un paio di anni.

“Stamattina sono partito gomito a gomito con i primi, con i piloti più forti della disciplina, ed è stata una bella emozione. La pioggia della notte scorsa aveva compattato parecchio la sabbia e questo in effetti ci ha aiutato nella speciale di oggi, una vera e propria manche di cross”. La partenza di quest’ultima tappa, denominata Grand Prix des Dunes è avvenuta in linea, per tutti: davanti i SidebySide, poi i quad e infine le moto, tutte insieme. “44 chilometri a manetta !” – conferma Gerry che con la sua Husqvarna 450 Rally è rimasto per i primi venti chilometri con i pilotoni – “Dopo qualche sorpasso un po’ al limite ho pensato che era meglio chiudere un po’ il gas e staccarmi dal primo gruppo. Ho proseguito da solo per un po’ ma poi mi hanno distaccato e non sono più riuscito a raggiungerli, ma non è certo un problema. Ho mantenuto il mio passo ed è stata una bella giornata, una bella speciale”.

Anche il pilota della AMX come fanno tutti a fine gara traccia un bilancio della sua prestazione: “Mi rimane un po’ il rammarico di aver fatto troppi errori nei primi giorni. Certo abbiamo sbagliato in tanti, è vero, ma io non sono stato così rapido nel capire dove fosse il mio errore per correggerlo velocemente. Ci metto un po’ troppo tempo ancora per recuperare. Però la velocità c’è e tutto sommato mi ritengo soddisfatto. Forse ci vorrebbe un po’ più di pratica su questi terreni, ma il sesto posto mi va bene”.

Paolo Lucci è 13° al termine della gara e 14° nell’ultima speciale e paga anche lui lo scotto di qualche penalità dovuta agli errori di navigazione. Il pilota di Castiglion Fiorentino però è soddisfatto della sua velocità ed in alcuni giorni ha dimostrato di sapersela cavare sulla sabbia, asciutta o bagnata che sia, e di avere una certa dimestichezza con la navigazione.

La prima avventura africana di Luigi Martellozzo, al via con una Husqvarna 501 si conclude con un 17° posto assoluto, ma il pilota veneto ha combattuto fino alla fine per la vittoria della classe ‘Enduro’ : “e invece a fine gara, al momento delle verifiche hanno contestato le carenature davanti e mi hanno cambiato classe, passandomi nella Rally”. Una vera sfortuna per Luigi che ha dimostrato una buona confidenza con i percorsi marocchini così come con la navigazione anche se 44′ di penalità pesano un pochino sulla sua prestazione: “Ho preso diverse penalità ma è colpa mia e della mia poca esperienza. Ho fatto diversi sbagli ma lo riconosco e soprattutto li ho capiti, mi serve solo fare più esperienza e imparare”.