Motoclub AMX

Arrabbiarsi fa bene alla salute? In genere la risposta sarebbe no, e invece oggi Maurizio Gerini ha sfatato tutte le credenze popolari.
Eh sì perchè lui stamattina, dal bivacco marathon, per la quarta tappa del Merzouga Rally, è partito davvero arrabbiato: “E’ vero. Ero parecchio incavolato perchè ieri nella terza tappa stavo facendo proprio una bella speciale e ho finito con lo sbagliare perdendo un sacco di tempo. Non riuscivo a rimettermi in nota e continuavo a girare cercando la direzione giusta da seguire così ho pagato un ritardo altissimo, cosa che mi ha fatto davvero infuriare. Una giornata schifosa” sentenzia il pilota AMX, che aggiunge: “Così stamattina quando sono partito dalla 12. posizione ero più che mai deciso a non commettere nessun errore ed in effetti…”.
Terzo al traguardo di giornata Gerry, con la sua Husqvarna 450 Rally, ha però qualche cosa ancora da recriminare: “In realtà la prima parte della speciale, fino al refueling, non è andata benissimo. Ero partito concentrato ma tutti quei passaggi nei fiumi, entra ed esci dagli oued, mi ha fatto perdere più di qualche secondo tanto è vero che due piloti che avevo passato mi hanno raggiunto e ripassato. Non bene!”.
Con lui anche Paolo Lucci che per un po’ ha tenuto il ritmo del ligure e lo ha seguito approfittandone per imparare qualche malizia e qualche segreto da chi ha un po’ più di esperienza: “Quando sono ripartito dalla benzina – prosegue Gerry – ho deciso che dovevo rimanere concentrato e a quel punto non ho fatto più errori. Ho mantenuto un ritmo elevato e rallentavo solo quando intuivo che c’era qualche trabocchetto”.
Il road book, diverso in questa gara da tutti quelli precedenti, con pochi riferimenti e navigazione più serrata, non piace troppo a Gerry che sta ancora abituandosi a quella che d’ora in poi potrebbe diventare la prassi sui rally raid.
Paolo Lucci, che partiva undicesimo ha pagato caro il cedimento della sua mousse ed è un peccato perchè per tutta la prima parte della gara aveva tenuto un buon ritmo e al primo CP aveva solo 3” di distacco da Gerini. “Dopo pochi chilometri dal via si è staccato lo scarico della mia Husqvarna, ma sono riuscito a sistemarlo e ad andare ugualmente forte, tanto è vero che ho ripreso Gerry”!, racconta il pilota di Castiglion Fiorentino: “Al rifornimento ho sistemato ancora meglio lo scarico e sono partito convinto di poter chiudere forse fra i primi sei o sette della classifica, ma la mousse ha ceduto e sono dovuto andare piano. Al bivacco ci sono arrivato sul cerchio, ma almeno ci sono arrivato”.
18 posto per Luigi Martellozzo, il terzo elemento del Motoclub AMX: “Non sarebbe stata una brutta giornata oggi se la mia strumentazione non avesse smesso di funzionare”. Lo Stella, il sistema adottato sul Merzouga quest’anno, si è spento a più riprese sulla Husqvarna 501 del veneto e anche l’antenna ha avuto qualche problema: “Il sistema non ha chiuso due wpt verso fine tappa e rischio che mi diano la penalità” dice Luigi che ha già presentato un reclamo scritto e sta aspettando che la sua attrezzatura venga verificata per dimostrare la sua totale estraneità a quanto accaduto. Dita incrociate per il pilota AMX alla sua prima esperienza in Africa che da stamattina ha anche qualche linea di febbre.
Domani ultima tappa del Merzouga Rally 2019 tutta dedicata al famoso e tradizionale Grand Prix des dunes, una speciale di soli 48 chilometri che rassomiglia quasi ad una manche di supercross tracciata nell’Erg Chebbi. Partenza in linea per tutti, divisi per categorie, e poi via in quello che sarà l’ultimo tratto cronometrato della sfida targata ASO di questo mese di aprile.